La Spiritualità Familiare – pubblicato il sussidio

Il sussidio di spiritualità familiare da scaricare:SUSSIDIO_SPIRITUALITA’_FAMILIARE_def

La Settimana dello Spirito

Il triennio 2011-2014 si apre all’interno di un triplice orizzonte, come indicato dal documento finale della XIV Assemblea nazionale:

  • una fede che cambia la vita, generando scelte;
  • la vita associativa al servizio dell’educazione;
  • l’impegno per il bene comune.

Accantonate nel denso periodo del Sinodo, tornano quest’anno le “Settimane”, momenti in cui l’Associazione propone a larga scala occasioni di confronto sulle dimensioni fondanti della esperienza cristiana (quella spirituale, quella della carità, quella sociale, quella comunitaria,…).

IN VISTA DEL VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE (estratto articolo Ipe n.4/2011 – Manzoni Matteo)

In particolare approfondiremo i contenuti proposti dal VII incontro  mondiale delle famiglie in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Il tema dell’incontro, “La famiglia: il lavoro e la festa”, sarà un’attenzione unitaria di tutta l’associazione (come è stato con il bene comune negli ultimi anni). “Auspico − scrive il Papa nella lettera di indizione dell’appuntamento del 2012 − che già nel corso dell’anno 2011, XXX anniversario dell’Esortazione apostolica Familiaris consortio, “magna charta” della pastorale familiare, possa essere intrapreso un valido itinerario con iniziative a livello parrocchiale, diocesano e nazionale, mirate a mettere in luce esperienze di lavoro e di festa nei loro aspetti più veri e positivi, con particolare riguardo all’incidenza sul vissuto concreto delle famiglie”. Il tema sarà proposto e affrontato da diverse angolature durante l’anno, presentando come il lavoro e la festa siano intimamente collegati con la vita delle famiglie, ne condizionino le scelte, influenzino le relazioni tra i coniugi e tra i genitori e i figli incidano sul rapporto della famiglia con la società e con la Chiesa. Ogni numero di Ipe e il sito www.acimola.it presenteranno riflessioni, suggerimenti di materiali di approfondimento ed esperienze sull’argomento.

Operativamente la proposta per la Settimana dello Spirito (Ottobre):

La Sacra Scrittura (Gen capitoli 1-2) evidenzia che famiglia, lavoro e giorno festivo sono doni e benedizioni di Dio per aiutarci a vivere un’esistenza pienamente umana. Vorremmo proporre a tutti una valorizzazione della spiritualità familiare (che non è solo la preghiera nella famiglia). Tale settimana, accompagnata da un sussidio, verrà accompagnata da un incontro pubblico con un testimone di spiritualità familiare.

L’incontro pubblico è per il 9 ottobre 2011 dalle 16 alle 19 presso la parrocchia di N.S.di Fatima Via Vivaldi a Imola.

Relatore don Carlo Rocchetta teologo, fondatore della Casa della Tenerezza (Perugia) www.casadellatenerezza.it

volantino 9 ottobre don Rocchetta

Scarica il quaderno delle settimane 2011-2012 quaderno-settimane_2012 per preparare questo momento nella tua parrocchia o con il tuo gruppo.

PROPOSTA DAL CENTRO NAZIONALE PER LA SETTIMANA DELLO SPIRITO
ottobre 2011
Tutto quello che fate in parole e in opere, fatelo nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio e al Padre per mezzo di lui (Col 3,17)
Obiettivo
La Settimana dello Spirito è un momento importante per iniziare il cammino nella giusta prospettiva: Gesù passa nella nostra storia e ci rivolge l’invito a seguirLo nel nuovo anno associativo. La preghiera diventa il canale privilegiato per entrare in relazione con Lui e discernere ogni chiamata. In questo anno caratterizzato dalla sequela e dall’attenzione alla vocazione, la Settimana dello Spirito deve aiutare tutta l’associazione a riscoprire la gioia del sentirsi amati, chiamati e custoditi nel cuore di Dio.
Gesù domanda che la famiglia sia luogo che accoglie e genera la vita in pienezza. Essa non dona solo la vita fisica, ma apre alla promessa e alla gioia. Occorre dunque cogliere la presenza del Signore all’interno della famiglia recuperando la sua dimensione spirituale.
Vogliamo anche riscoprire il valore della Domenica “giorno del Signore”: la famiglia dedica spazio e tempo, offre energie e risorse, impara che la vita non è fatta di soli bisogni da esaudire, ma di relazioni da costruire.
Per approfondire
APOSTOLICAM ACTUOSITATEM n. 4 – La spiritualità dei laici in ordine all’apostolato
IL SEGRETO DI NAZARETH – Catechesi n. 1
Gesù vive in una famiglia segnata dalla spiritualità giudaica e dalla fedeltà alla legge: «I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa». La famiglia e la legge sono il contesto dove Gesù cresce in sapienza e grazia. La famiglia ebraica e la religiosità giudaica, una famiglia patriarcale e una religione domestica, con le sue feste annuali, con il senso del sabato, con la preghiera e il lavoro quotidiano, con lo stile di un amore di coppia puro e tenero, fanno comprendere come Gesù abbia vissuto a fondo la sua famiglia.
Anche noi cresciamo in una famiglia umana, dentro legami di accoglienza che ci fanno crescere e rispondere alla vita e a Dio. Anche noi diventiamo ciò che abbiamo ricevuto. Il mistero di Nazareth è l’insieme di tutti questi legami: la famiglia e la religiosità, le nostre radici e la nostra gente, la vita quotidiana e i sogni per il domani. L’avventura della vita umana parte da ciò che abbiamo ricevuto: la vita, la casa, l’affetto, la lingua, la fede. La nostra umanità è forgiata da una famiglia, con le sue ricchezze e le sue povertà.

UN CUOR SOLO, UN’ANIMA SOLA – (modulo formativo sulla cura della coniugalità – FASCICOLO 5) I moduli formativi sono stati predisposti dall’Area Famiglia e vita e sono pubblicati dall’Editrice AVE: si veda http://www.editriceave.it/catalogo/lancio/99/
Per la riflessione
La forza debole della preghiera
Nulla è possibile senza la preghiera, tutto è possibile con la preghiera fatta con fede. Gli abitanti di Nazareth, con la loro incredulità, impedirono persino al Signore di operare miracoli (Lc 4,23); e anche i discepoli, quando non pregavano e non digiunavano, non riuscivano a compiere guarigioni (Mt 17,19).

 

La preghiera supera l’impotenza degli uomini; va oltre ciò che si crede impossibile, e permette a Dio di intervenire in questo mondo con la sua potenza. Scrive Giacomo nella sua Lettera: “Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri” (4,3). La Comunità, mentre si prende cura dei poveri e dei deboli, apprende da loro a rivolgersi a Dio, con la loro stessa fiducia e insistenza. E ciascuno si scopre mendicante di amore e di pace; può allora con maggior coscienza stendere la sua mano verso il Signore. E il Signore, Padre buono e amico degli uomini, risponderà con impensata generosità.
La preghiera appare debole agli occhi degli uomini.
In verità, è forte se è piena di fiducia nel Signore, e può far cadere muri e colmare abissi, sradicare violenza e far crescere la misericordia. La preghiera comune è davvero santa e benedetta; è necessaria per la vita di ogni discepolo e per la vita della Comunità, ma è necessaria anche per la vita stessa del mondo. Sta scritto: “Se due di voi si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà” (Mt 18,19). Per questo i discepoli debbono perseverare nella preghiera comune ed essere assieme audaci.
La preghiera, infatti, è un’arma fortissima nelle mani dei credenti: distrugge il male e allarga l’amore.

Comunità di Sant’Egidio

  • Quali scelte facciamo perché la famiglia sia spazio per crescere in sapienza e grazia di Dio?
  • Quali sono le difficoltà culturali che s’incontrano nel trasmettere le forme della vita buona e della fede?

Per la realizzazione
Le proposte di attività per la settimana, si strutturano in attività da svolgere in famiglia, e sono suggerite ad ogni membro dell’Ac parrocchiale come impegno personale e missionario all’interno della propria famiglia, attività associative, proposte ai vari gruppi di Ac, e attività sul territorio che devono il più possibile coinvolgere la comunità parrocchiale e non solo.
A ciascun aderente è chiesto in particolare in questa settimana di riscoprire la sana abitudine di fare una semplice preghiera insieme alla propria famiglia (magari prima dei pasti), per rendere presente Dio nella nostra vita attraverso quei semplici gesti o segni (ad esempio allestendo o riservando un “angolo” della casa) che rendono testimonianza della nostra fede. Un segno della croce, un attimo di silenzio…
In preparazione di una veglia di preghiera da condividere con tutta la comunità, i gruppi di adulti e di giovani dedicheranno del tempo ad elaborare una serie di preghiere da proporre alla comunità, per dar voce ai bisogni relativi al lavoro quali ad esempio:
‐ Tempi del lavoro
‐ Chi ha perso il lavoro
‐ Infortuni sul lavoro
‐ Sfruttamento del lavoro
‐ Giusta paga per il lavoratore.
Il Signore conosce il nostro lavoro, le nostre fatiche, i nostri bisogni inespressi; durante questa settimana proviamo a confrontarci in famiglia per esprimere le nostre gioie e fatiche relative al lavoro, e a formulare una preghiera di richiesta che renda presenti, a noi stessi e agli altri questi bisogni. Le stesse preghiere, scritte su piccole pergamene saranno utilizzate durante la veglia di preghiera.
I ragazzi dell’ACR invece lavoreranno alla conoscenza di un testimone che ha saputo “affidare” la propria vita al Signore e alla preparazione di alcuni cartoncini rappresentanti delle orme da utilizzare alla fine della veglia di preghiera. L’associazione parrocchiale, giovani adulti e i ragazzi dell’ACR preparano una veglia di preghiera sulla figura di un testimone di Ac che si è lasciato illuminare dallo Spirito e ha vissuto alla sequela di Cristo. Sulle orme del testimone, vogliamo affidare al Signore il cammino dell’anno che comincia, ma anche le nostre famiglie, la loro vita e il loro lavoro. Le preghiere sul tema del lavoro scritte su piccole pergamene saranno portate all’altare, alcune lette, e riaffidate alle famiglie a conclusione della celebrazione, come segno visibile dell’amore di Dio che si fida di noi.
I bambini inoltre consegneranno ai partecipanti un cartoncino raffigurante delle orme e una preghiera del testimone incontrato.

l’attenzione al bene
comune, continuamente
sollecitata dal Papa,
ci vede impegnati da
diversi anni a rifl ettere
su vari aspetti. Nel
prossimo anno tornerà
la proposta delle Settimane
associative, che
per l’Ac costituiscono
un’occasione preziosa
per sperimentare la
bellezza dell’unitarietà
e per condividere il
cammino associativo
con l’intera comunità
parrocchiale.

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  1. […] sta producendo, per ogni “settimana”, un sussidio apposito e molte iniziative. Trovate qui il racconto di tutto quello che hanno fatto per la Settimana precedente, quella dello […]

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