Torna a Adulti

Gli Adulti di AC

GLI ADULTI

L’età adulta inizia quando le decisioni che danno fisionomia concreta alla persona si avviano a diventare stabili, soprattutto nell’ambito della vocazione e della professione. Si passa dalla ricerca del lavoro ad un’occupazione meglio definita; da una ricerca vocazionale aperta alla scelta di uno stato di vita; nell’affettività ci si orienta verso scelte stabili. Ciò non toglie che oggi essere adulti significhi anche convivere con tante incertezze e sentire il bisogno di “ricentrare” continuamente il proprio io nell’essenziale. Le domande formative tipiche di questa età riguardano soprattutto il senso della vita e della morte, il valore del lavoro e delle relazioni, i modi di un’appartenenza libera e responsabile alla Chiesa e di una fede non separata dalla quotidiana vita personale, familiare e sociale, e impegnata in una continua lettura sapienziale della storia e dei segni dei tempi.

Vivere la sintesi fra il Vangelo e la vita

La fede dell’adulto si qualifica per la maturità con cui opera la sintesi tra il Vangelo e la vita quotidiana; per la convinzione nel comunicarla agli altri; per l’impegno a darle sempre maggiore profondità in un cammino di spiritualità laicale. Per gli sposi la maturità della fede si traduce anche nel rendersi reciproca testimonianza del Vangelo e nel comunicarne la bellezza ai propri figli. La formazione si caratterizza per la cura della fede che passa attraverso le esperienze formative e l’impegno ad interpretare da credenti la vita personale, con i suoi fatti, le sue svolte, le sue responsabilità, le sue crisi, con l’evoluzione del nucleo familiare.
Attraverso tutto questo prende forma concreta e dinamica il progetto di Dio sulla vita di ciascuno.
Per questo, la formazione in età adulta è centrata sulla ricerca continua dell’essenziale nel rapporto con il Signore, e tende a mettere la persona in grado di vivere la vocazione laicale coltivando l’attitudine a pensare, curando la qualità delle relazioni, maturando un’esperienza ecclesiale missionaria e di comunione. All’adulto, inoltre, si chiede di saper rendere ragione della propria fede e incarnarla nella realtà culturale.

Alimentare le scelte di fondo
In AC la proposta associativa è orientata a sostenere nell’adulto la fiducia, contro la tentazione dell’indifferenza, facile a chi ha dovuto ridimensionare alcune idealità giovanili o ha fatto i conti con quella parte di delusione di sé e degli altri che inevitabilmente il vivere comporta; la fedeltà, contro la tentazione del dimettersi dalle responsabilità assunte, dure da portare avanti nella ferialità dell’esistenza, per sceglierle di nuovo con realismo e rinnovare anche il “sì” della fede in quel passaggio decisivo che i maestri spirituali chiamano “seconda conversione”; il dono di sé contro la tentazione del ripiegamento su se stessi e sulle proprie sicurezze da difendere. È adulto chi sa amare e dare la vita, che vuol dire testimoniare e generare nello stesso tempo.
Per questo, le esperienze formative fatte in AC tendono a promuovere una persona in grado di coniugare autorealizzazione e dono di sé, fede e ragione, ascolto e dialogo: emerge da esse un adulto che opera per costruire trame di relazioni fraterne e solidali e sa esercitare la propria responsabilità nella Chiesa e nella società. La dottrina sociale della Chiesa, che conosce e diffonde, è un punto di riferimento essenziale da cui egli è spinto ad attivarsi nel cogliere i bisogni e a mettere a disposizione le proprie competenze.
Il centro della proposta rimane la figura di Cristo; il rapporto vivo e maturo con lui apre l’adulto alla testimonianza, al servizio, alla promozione di una cultura autenticamente umana. Per questo, oltre a crescere nella preghiera quotidiana, egli sceglie di fare ogni anno l’esperienza degli esercizi spirituali.
Il cammino formativo è sostenuto da un gruppo, esperienza comunitaria in cui stanno in equilibrio obiettivi associativi
e apertura alla comunità; coesione e servizio; ricerca di affinità e accoglienza della diversità. Il gruppo è il cuore di una vita associativa che educa all’unità e all’apertura; attraverso un equilibrio tra il prendersi cura di sé e il realizzarsi nella dedizione ad altro da sé. Quello degli adulti è un gruppo che sa articolarsi e ricomporsi: articolarsi in base a specifiche esigenze formative legate a particolari situazioni di vita: di coppia, di responsabilità genitoriale, di impegno sociale… per poi ricomporsi, per fare famiglia. In questo essere insieme il gruppo acquisisce la stabilità di un’esperienza permanente, di cui ci si sente parte anche se le occasioni per incontrarsi non sono numerose; cui ci si sente legati anche quando si è costretti ad essere fisicamente lontani. Di un gruppo vero ci si sente parte anche oltre i momenti in cui ci si incontra materialmente. La formazione dell’adulto non si può esaurire nel gruppo, ma si alimenta anche dell’autoformazione.

GLI ANZIANI – Gli Adultissimi
Dentro la generazione adulta, si distingue un’età anziana che ha una soggettività che costituisce una risorsa preziosa per l’associazione, per la comunità cristiana e per la società civile. Oggi si entra nell’età anziana ancora pieni di energie e di iniziativa, disponibili e desiderosi di metterle a servizio di tutti; con il procedere degli anni si conosce poi un’esperienza sempre più marcata del limite nell’affievolirsi delle energie, talvolta nella malattia, spesso nella solitudine e nella marginalità.

Una vita teologale
Il cammino di fede dell’anziano deve promuovere e sostenere i valori della saggezza e della speranza, coltivando in modo particolare l’attesa dell’incontro con il Signore Gesù. Dove la crescita cristiana non ha conosciuto arresti, l’anziano può testimoniare compiutamente una fede che ha raggiunto la semplicità e si radica nell’essenziale; una speranza che affronta con fortezza la sofferenza e mostra il valore delle dimensioni deboli della vita come situazione di grazia in cui ci si può lasciar visitare dal Signore; una carità capace di attenzione libera e gratuita per gli altri, disponibile alla relazione, impegnata nel servizio agli altri.
L’Azione Cattolica propone agli anziani itinerari formativi ancor più radicati nel cuore della vita cristiana per dare una forma rinnovata alla quotidianità della terza, quarta età: nella parola di Dio e nei sacramenti; nella preghiera; nel servizio alla comunità e all’associazione in cui esprimere un vero protagonismo apostolico. Agli anziani chiede anche la disponibilità al dialogo con le generazioni più giovani, alla ricerca di quello scambio che consenta di mettere a disposizione di altri la ricchezza di esperienza maturata.
Gli itinerari formativi rivolti agli anziani devono anche suscitare quella creatività missionaria che li renda capaci di coinvolgere altri anziani in itinerari di riscoperta del senso e del valore della fede che dà significato alla morte e alla vita.

La fede dell’adulto si qualifica per la maturità con cui opera la sintesi tra il Vangelo e la vita quotidiana; per la convinzione nel comunicarla agli altri; per l’impegno a darle sempre maggiore profondità in un cammino di spiritualità laicale. Per gli sposi la maturità della fede si traduce anche nel rendersi reciproca testimonianza del Vangelo e nel comunicarne la bellezza ai propri figli. La formazione si caratterizza per la cura della fede che passa attraverso le esperienze formative e l’impegno ad interpretare da credenti la vita personale, con i suoi fatti, le sue svolte, le sue responsabilità, le sue crisi, con l’evoluzione del nucleo familiare.
Attraverso tutto questo prende forma concreta e dinamica il progetto di Dio sulla vita di ciascuno.
Per questo, la formazione in età adulta è centrata sulla ricerca continua dell’essenziale nel rapporto con il Signore, e tende a mettere la persona in grado di vivere la vocazione laicale coltivando l’attitudine a pensare, curando la qualità delle relazioni, maturando un’esperienza ecclesiale missionaria e di comunione. All’adulto, inoltre, si chiede di saper rendere ragione della propria fede e incarnarla nella realtà culturale.

Alimentare le scelte di fondo
In AC la proposta associativa è orientata a sostenere nell’adulto la fiducia, contro la tentazione dell’indifferenza, facile a chi ha dovuto ridimensionare alcune idealità giovanili o ha fatto i conti con quella parte di delusione di sé e degli altri che inevitabilmente il vivere comporta; la fedeltà, contro la tentazione del dimettersi dalle responsabilità assunte, dure da portare avanti nella ferialità dell’esistenza, per sceglierle di nuovo con realismo e rinnovare anche il “sì” della fede in quel passaggio decisivo che i maestri spirituali chiamano “seconda conversione”; il dono di sé contro la tentazione del ripiegamento su se stessi e sulle proprie sicurezze da difendere. È adulto chi sa amare e dare la vita, che vuol dire testimoniare e generare nello stesso tempo.
Per questo, le esperienze formative fatte in AC tendono a promuovere una persona in grado di coniugare autorealizzazione e dono di sé, fede e ragione, ascolto e dialogo: emerge da esse un adulto che opera per costruire trame di relazioni fraterne e solidali e sa esercitare la propria responsabilità nella Chiesa e nella società. La dottrina sociale della Chiesa, che conosce e diffonde, è un punto di riferimento essenziale da cui egli è spinto ad attivarsi nel cogliere i bisogni e a mettere a disposizione le proprie competenze.
Il centro della proposta rimane la figura di Cristo; il rapporto vivo e maturo con lui apre l’adulto alla testimonianza, al servizio, alla promozione di una cultura autenticamente umana. Per questo, oltre a crescere nella preghiera quotidiana, egli sceglie di fare ogni anno l’esperienza degli esercizi spirituali.
Il cammino formativo è sostenuto da un gruppo, esperienza comunitaria in cui stanno in equilibrio obiettivi associativi
e apertura alla comunità; coesione e servizio; ricerca di affinità e accoglienza della diversità. Il gruppo è il cuore di una vita associativa che educa all’unità e all’apertura; attraverso un equilibrio tra il prendersi cura di sé e il realizzarsi nella dedizione ad altro da sé. Quello degli adulti è un gruppo che sa articolarsi e ricomporsi: articolarsi in base a specifiche esigenze formative legate a particolari situazioni di vita: di coppia, di responsabilità genitoriale, di impegno sociale… per poi ricomporsi, per fare famiglia. In questo essere insieme il gruppo acquisisce la stabilità di un’esperienza permanente, di cui ci si sente parte anche se le occasioni per incontrarsi non sono numerose; cui ci si sente legati anche quando si è costretti ad essere fisicamente lontani. Di un gruppo vero ci si sente parte anche oltre i momenti in cui ci si incontra materialmente. La formazione dell’adulto non si può esaurire nel gruppo, ma si alimenta anche dell’autoformazione.

GLI ANZIANI – Gli Adultissimi
Dentro la generazione adulta, si distingue un’età anziana che ha una soggettività che costituisce una risorsa preziosa per l’associazione, per la comunità cristiana e per la società civile. Oggi si entra nell’età anziana ancora pieni di energie e di iniziativa, disponibili e desiderosi di metterle a servizio di tutti; con il procedere degli anni si conosce poi un’esperienza sempre più marcata del limite nell’affievolirsi delle energie, talvolta nella malattia, spesso nella solitudine e nella marginalità.

Una vita teologale
Il cammino di fede dell’anziano deve promuovere e sostenere i valori della saggezza e della speranza, coltivando in modo particolare l’attesa dell’incontro con il Signore Gesù. Dove la crescita cristiana non ha conosciuto arresti, l’anziano può testimoniare compiutamente una fede che ha raggiunto la semplicità e si radica nell’essenziale; una speranza che affronta con fortezza la sofferenza e mostra il valore delle dimensioni deboli della vita come situazione di grazia in cui ci si può lasciar visitare dal Signore; una carità capace di attenzione libera e gratuita per gli altri, disponibile alla relazione, impegnata nel servizio agli altri.
Nel cuore della vita cristiana L’Azione Cattolica propone agli anziani itinerari formativi ancor più radicati nel cuore della vita cristiana per dare una forma rinnovata alla quotidianità della terza, quarta età: nella parola di Dio e nei sacramenti; nella preghiera; nel servizio alla comunità e all’associazione in cui esprimere un vero protagonismo apostolico. Agli anziani chiede anche la disponibilità al dialogo con le generazioni più giovani, alla ricerca di quello scambio che consenta di mettere a disposizione di altri la ricchezza di esperienza maturata.
Gli itinerari formativi rivolti agli anziani devono anche suscitare quella creatività missionaria che li renda capaci di coinvolgere altri anziani in itinerari di riscoperta del senso e del valore della fede che dà significato alla morte e alla vita.

La regola spirituale

Parlo al tuo cuore… La regola di vita del cristiano La regola di vita e ciò che consente di delineare uno stile personale di vita cristiana attraverso degli impegni specifici e concreti di preghiera, di crescita umana e spirituale, di servizio e di testimonianza di fede. La “regola di vita” del cristiano è già tutta …

Materiale 2014-15

In questa pagina puoi trovare materiale riguardante il cammino per gli Adulti proposto dal Centro Diocesano.   16.11.2014 – S. Spirito – Giornata AD & Famiglie ascolta don Ugo Salvatori “Una parrocchia è una famiglia: luogo della vita” parroco di S.Rocco, Ravenna

Materiale 2015-16

RITIRO d’AVVENTO 2015 (su MISURA!!!) Il ritiro “su misura” è pensato per permettere a ciascuna parrocchia di costruire un ritiro in base alle proprie esigenze, al tempo che si vorrà dare e alle persone che saranno presenti. La struttura di base è quella di una giornata ritmata dalla liturgia delle ore e improntata sull’Ora et …

Materiale 2016-17

RITIRO d’AVVENTO 2016 (su MISURA!!!) Il ritiro “su misura” è pensato per permettere a ciascuna parrocchia di costruire un ritiro in base alle proprie esigenze, al tempo che si vorrà dare e alle persone che saranno presenti. La struttura di base è quella di una giornata ritmata dalla liturgia delle ore e improntata sull’Ora et …