In visita all’Azione Cattolica

di  Don Fabio Gennai Assistente Generale Azione Cattolica Diocesi di Imola

Lo spirito della profezia non è spento. Con queste parole voglio iniziare questa breve riflessione sull’8 dicembre, giornata nella quale l’Azione Cattolica ricorda la sua nascita e il suo essere nella Chiesa a servizio della missione della Chiesa stessa.

L’opera dell’Associazione è una “singolare forma di ministerialità” cosi come 50 anni fa la definì il Concilio Vaticano II, chiamata ad una collaborazione “con l’apostolato della Gerarchia a somiglianza di quegli uomini e donne che aiutavano l’apostolo Paolo nell’evangelizzazione, faticando molto per il Signore” (LG 33).

In questi ultimi due mesi, insieme alla Presidente Diocesana Anna Dal Pozzo, abbiamo girato la Diocesi, vicariato per vicariato, per incontrare le varie associazioni e cercare di comprendere ciò che sta accadendo, sentire dove e cosa lo Spirito dice alla Chiesa di Imola e all’AC diocesana.

Proprio questo inscindibile legame tra Chiesa e Azione Cattolica è il primo indiscusso segno che raccogliamo: la coscienza esplicita in tutte le associazioni, dalle più piccole alle più numerose, da quelle più mature a quelle che stentano un poco, di essere nella Chiesa e soprattutto per la Chiesa. Questa consapevolezza è presente, anche a costo di vivere quella perseveranza nelle difficoltà pastorali che ancora si prova in diverse situazioni.

Sempre più  la Chiesa di domani sarà una realtà in cui laici e presbiteri vivranno la comunione, ormai ineludibile, del Popolo Santo di Dio senza antagonismi e personalismi, per esprimere l’unità stessa della Chiesa.

Il Concilio, il magistero e l’ultimo Sinodo Diocesano  auspicano che l’Azione Cattolica sia presente, accolta e sostenuta in tutte le realtà Parrocchiali, non per un privilegio, ma per la sua stessa natura, cioè espressione dell’indole stessa della Chiesa che si rende viva nello spirito laicale.

Oltre 2200 gli aderenti all’Azione Cattolica diocesana, più tanti altri a loro legati da vincoli di amicizia e stima, in circa 40 comunità parrocchiali: sono un segno della presenza “ministeriale e profetica” della nostra Chiesa di Imola, persone che sostengono la vita pastorale delle comunità (educatori, animatori, operatori della pastorale), insegnanti, professionisti seri e generosi, mamme e papà che cercano di dare consistenza cristiana alla loro famiglia,…

L’Immacolata, a cui ci affidiamo in questa solennità, chiede a tutti i credenti  e in particolare agli associati, un ulteriore sforzo di vera conversione del cuore, per essere sempre più partecipi delle gioie e sofferenze degli uomini in questo nostro mondo.