Custodire la Parola – 12/05/2015

Atti 16,22-34 e Giovanni 16,5-11
E annunziarono la parola …

Tutto ciò che accade, a Paolo e Sila (Atti) diviene occasione per annunciare (parlare, narrare) la Parola. Questo “incontro” tra Parola e realtà, introduce nella salvezza: “è fu battezzato lui e tutti quelli di lui”. Ci accorgiamo che è necessario, allora, che il nostro battesimo recuperi il momento di incontro tra la Parola è la vita. Lasciamoci generare, meravigliare e stupire dalla Parola che viene raccontata all’interno della nostra vita. Le Parole del Signore, in questo modo, non sono mai parole generiche, o parole di intelletto, ma parole vive. Il dono del Consolatore si rivela nelle Parole Vive. Esse reagiscono rispetto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Al peccato, perché ci evidenziano le mostre resistenze e lontananze dalla vita in Cristo; dalla giustizia, perché ci incordano che siamo salvati, uniti a Cristo nel battesimo; al giudizio, perché noi stessi viviamo nel giudizio del mondo.