Custodire la Parola – 29/05/2015

Siracide 44,1.9-13 e Marco 11,11-26
Credere in cuor suo …

Anche Gesù deve sperimentare la forza della preghiera e “credere in cuor suo che quanto chiede gli sarà accordato … ”
Anche Gesù si trova ora di fronte alle parole: “abbiate fede in Dio!”
Di fronte alla realtà che disorienta, di fronte all’ostilità di molti, di fronte all’incomprensione e al dileggio dei capi, quell’indurire il volto da parte di Gesù (proprio di chi si incammina verso Gerusalemme) non è insensibilità oppure ostinazione, ma solidità della fede nel Padre. Ogni parola di Gesù attua ed esprime ma fedeltà al Padre e quindi del Padre.
Come stare di fronte alle cose della vita? Gesù chiede un abbandono talmente confidente che sembra assurdo nella sua semplicità; un atto di fede che contrasta con la nostra ragione! Ma la preghiera del discepolo è proprio questo esercizio circa l’impossibile, per iniziare a rendere possibile l’impossibile.