Custodire la Parola – 26/05/2015

Siracide 35,1-15 e Marco 10,28-31
Che cosa ne avremo …

Di fonte al “giovane ricco” Gesù non ha esitazioni a spingere la sua provocazione ben oltre al “va vendi quello che possiedi e dallo hai poveri … e avrai un tesoro …”, infatti Gesù arriva fino al “e vieni e segui me!” Nelle parole di Gesù si coglie la scelta consapevole ma anche un necessario entusiasmo e coraggio: “or su” … “vieni …” La scelta va sostenuta dall’entusiasmo di chi non fa “le cose” a malincuore …
Pietro non ha colto questa “qualità”. Fissato sulla conseguenza della scelta, valuta la sua convenienza: “ecco … e noi cosa ne avremo?”
Quale criterio invece diventa illuminante? Essenziale?
L’unico criterio che può sostenere l’entusiasmo e illuminare la scelta è lo sguardo di amore di Gesù … Pietro non si è ancora sentito guardato con amore; lui non si è ancora posto nella posizione rivoluzionaria degli “ultimi” … Il detto finale apre alla rivoluzione delle prospettive del Regno dei cieli. Se ho nel cuore il Regno non mi deve importare ciò che rinuncio per quel “tesoro!”